Il conteggio delle voci, Olimpiadi e il resto manca.
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Per le Olimpiadi invernali. Nel mondo occidentale ci sono sempre più voci a favore di una mano dura con la Cina. Australia e Usa hanno espresso e valuteranno il boicottaggio diplomatico (ai Giochi verranno gli atleti ma non i politici) alle Olimpiadi di Pechino per le violazioni dei diritti umani da parte della Cina.
Il documento, adottato dall'Onu, cerca di far sì che lo
sport "sia uno strumento per promuovere la pace, il dialogo e la
riconciliazione... durante e dopo i Giochi Olimpici e Paralimpici". Thomas
Bach ha promosso l'idea e il Comitato Olimpico parla del fatto che i Giochi
Olimpici sono "per il bene degli atleti". Allo stesso tempo, il sito
web del China Daily ha scritto una colonna molto severa contro i paesi
occidentali che stanno valutando di boicottare i Giochi, usando la retorica olimpica.
"Gli atleti dovrebbero essere protagonisti sulla scena olimpica", si
legge.
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| Robot scherma - Foto web |
"Sportivamente" la guardiamo, come l’incontro in una visione ridotta di una grande partita Hockey sul ghiaccio; sia per la complessità degli schemi che
per la tattica, una minima visione ridotta e limitata. La squadra americana
si è già arricchita di atleti Australiani, gli altri atleti li vedremo presto sulla
scena Olimpionica anche se alcuni hanno già espresso tra le righe il desiderio di
appartenere ad una e l’altra squadra. Le altre squadre si stanno formando.
Tra i più più forti giocatori di Hockey sul ghiaccio c’è l’atleta
Puttin al quale (giusto o sbagliato che sia) sulle sue spalle gli sono state
imposte le sorti di diverse partite. Molto importante sarà l’apporto dei tifosi.
La Cina nell’Hockey ha poca esperienza, ma una grande forza di
volontà e tecnologia, vedremo quali atleti esperti riuscirà ad inserire nella
sua squadra.
La questione Olimpiadi è la più ampia vetrina del mondo per affrontare
sia problemi che nuove opportunità. Il lockdown ha costretto tutti i paesi a smettere di
ricevere visitatori e, naturalmente, per molti questo è stato un duro colpo. La
seconda sfida della pandemia, che letteralmente tutti stanno affrontando, e le Olimpiadi
non faranno eccezione, è l'accelerazione del processo di digitalizzazione.foto web
Già prima della pandemia lo sport arrancava su questa strada
senza progressi significativi. Il problema emerso durante la pandemia è la
mancanza di competenze necessarie per lavorare nello spazio online. Chi, prima
del coronavirus, muoveva solo i primi passi in questa direzione, sentiva una
sorta di confusione, di fronte alla mancanza di personale, conoscenze ed
esperienza.
La necessità di spostarsi online è diventata evidente, ed è necessario
fare questo passaggio in modo tale da rimanere competitivi nel mondo. Questo
riguarda anche lo sport e come l'assistenza online e coinvolgere una vasta
gamma di opportunità, dal pagamento degli stipendi ai dipendenti fino, appunto,
al supporto del passaggio ai formati digitali. La formazione dei dipendenti è
diventata una delle richieste più gettonate e urgenti: è apparso evidente che
senza un certo livello di alfabetizzazione informatica il passaggio all'online
è impossibile. Inoltre, per gli investimenti per acquistare attrezzature e software,
non si tratta tanto di padroneggiare nuovi strumenti quanto di qualità del
prodotto digitale finale necessario in modo che attragga l’attenzione degli
utenti.
La vetrina delle Olimpiadi invernali è da vedere, (politica permettendo).
MM
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Le emissioni digitali di questa storia sono stimate almassimo tra 1,2 e 3,6 g di CO2 per visualizzazione di pagina. ( L' effetto serra causato dall'anidride carbonica per provocare il riscaldamento globale è una potente intuizione. Sulla base di esperimenti relativi all'aumento della temperatura, al contenuto di anidride carbonica e all'assorbimento di calore, più di 30 gruppi di ricerca degli otto principali paesi industriali hanno confermato questa tesi").
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